La salsa di pomodoro è uno degli ingredienti più utilizzati nelle cucine degli italiani, ma pochi sanno che spesso finiamo per consumare passate prodotte molti anni prima… Ma si tratta davvero di salsa scaduta?
Quando parliamo di cucina, in Italia o in qualsiasi altra parte del mondo, sappiamo bene che alcuni ingredienti sono diventati di uso comune perché ci permettono di risparmiare tempo e, allo stesso tempo, garantiscono qualità ai nostri piatti.
Un esempio lampante è proprio la salsa di pomodoro: facile da reperire, ci consente di preparare in poco tempo piatti tipici della tradizione italiana, risparmiando fatica e denaro, ma senza rinunciare al gusto e ai passaggi fondamentali delle ricette.
Tuttavia, ci sono alcuni aspetti importanti da tenere a mente quando si parla di salsa di pomodoro. In certi casi, infatti, è come se stessimo consumando un prodotto “vecchio” di anni… ma in pochi sanno riconoscere questa particolarità. Questa informazione, però, è sempre stata sotto i nostri occhi, in pochi riescono a riconoscerla e decifrarla.
Rispondere a questa domanda dipende da diversi fattori. Innanzitutto, bisogna ricordare che ogni prodotto in commercio, nei supermercati e non solo, ha una data di scadenza o un termine minimo di conservazione, che indica entro quanto tempo è consigliato consumarlo.
La salsa di pomodoro, in particolare, ha tempi di conservazione molto lunghi, ma è fondamentale prestare attenzione ad alcuni dettagli. Può infatti accadere di acquistare una salsa che risulta essere stata prodotta anni prima. Tuttavia, questo non significa affatto che sia scaduta: semplicemente, viene immessa così sul mercato, ed è perfettamente sicura.
Questa informazione, infatti, non ci viene nascosta, ma è riportata chiaramente sull’etichetta, insieme a tutte le altre indicazioni previste per legge. Bisogna solo imparare a decifrarle.
Tutti i prodotti esposti sugli scaffali dei supermercati sono sicuri e idonei al consumo alimentare, anche se realizzati tempo prima così come capita anche per la salsa di pomodoro anche quando crediamo che sia passata. L’importante è saper leggere bene le informazioni sull’etichetta, che ci aiutano a risalire alla data di produzione.
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Per fare un esempio pratico: una salsa prodotta nel 2024 viene contrassegnata con la lettera “G”, mentre una prodotta nel 2023 sarà indicata con la lettera “M”. Se trovi un codice come “E207”, significa che quella passata è stata prodotta il giorno 207 dell’anno, e la lettera iniziale può aiutarti a capire di quale anno si tratti.
Imparare a leggere e interpretare correttamente queste sigle ci consente di sapere sempre con precisione cosa stiamo portando in tavola. E, cosa ancora più importante, ci garantisce che l’ingrediente che stiamo usando sia perfettamente adatto al consumo alimentare.
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